Ormai da tempo è risaputo e, tutte le linee guide lo indicano, che per stare bene bisogna mangiare più volte al giorno verdura. Il segreto di questo gruppo di alimenti risiede in molte sostanze contenute in esse che lavorano attraverso una cooperazione sinergica per donarci salute, come i polifenoli, fitosteroli, betaine, coline, etc… Tra queste molecole spicca anche l’Inositolo, una molecola simile al glucosio, molto rappresentata in alimenti di origine vegetale come i legumi, verdure e cereali integrali, e che si trova sotto forma di fitati.
I fitati sono stati per lungo tempo considerati degli antinutrienti della fibra, cioè sostanze che hanno la capacità di legarsi ai sali minerali rendendoli meno biodisponibili, portando così ad eventuali carenze. In realtà si è visto che questo effetto antinutrizionale emerge solo quando grandi quantità di Inositolo vengono ingerite in combinazione ad una dieta squilibrata e povera di minerali.
Scongiurato e chiarito i possibili dubbi sui fitati ed in particolare dell’Inositolo mi vorrei soffermare in quest’articolo sui numerosi vantaggi ad esso correlati:
-l’Inositolo stimola la produzione di lecitina, portando ad una diminuzione del colesterolo e soprattutto nel fegato svolge una funziona lipotropa, cioè di mobilizzazione dei grassi epatici, evitando così l’accumulo di grasso nel fegato.
-l’Inositolo è necessario per il corretto funzionamento di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina e l’acetilcolina. Ricordiamo che una carenza di queste sostanze può portare a stati di ansia e depressione. Quindi l’Inositolo è un ottimo aiutante per chi, per esempio, soffre di depressione e attacchi di panico.
-uno dei ruoli di maggiore rilevanza dell’Inositolo è quello di migliorare la sensibilità all’insulina, prevenendo e combattendo lo sviluppo di diabete, sindrome dell’ovaio policistico e obesità. Purtroppo una dieta occidentale ricca in zuccheri semplici, provoca una carenza di Inositolo. Infatti il glucosio aumenta la degradazione dell’Inositolo e diminuisce la sua biosintesi e il suo assorbimento. Quindi in caso di diete scorrette, di età avanzata, utilizzo di antibiotici o di consumo regolare di grandi quantitativi di caffè sarà ancora più importante aumentarne le quantità di Inositolo.
-è stato ormai osservato di come i più diffusi tumori, come quello al colon e al seno, compaiano in quei pazienti che già soffrono di malattie metaboliche (diabete, ipertensione, obesità). Se leghiamo lo sviluppo delle malattie metaboliche ad una dieta squilibrata e povera di fibre e inositolo, ecco che potremmo correlare una dieta povera di fibre con un aumento del rischio sia di malattie metaboliche che di cancro. Infatti nelle cellule tumorali e diabetiche, l’inositolo sarà carente. In più l’inositolo ha anche un potere pro-apoptotico verso le cellule cancerose, bloccandone quindi la loro proliferazione.
-infine la capacità chelante dell’inositolo potrebbe dare dei vantaggi nella prevenzione dei calcoli renali e della formazione di microcalcificazioni al seno, grazie alla sua capacità di inibire la formazione dei cristalli di ossalato di calcio.
Bibliografia:
-Dinicola Simona et al.- Nutritional and Acquired Deficiencies in Inositol Bioavailability. Correlations with Metabolic Disorders – int J Mol Sci 2017