Purtroppo sempre più spesso sulle nostre tavole arrivano prodotti preconfezionati, trattati, inscatolati etc.. Ricordiamoci che con essi stiamo ingerendo anche additivi alimentari. Cerchiamo di comprendere insieme che cosa sono, come si dividono e soprattutto se sono tutti dannosi per la nostra salute.
Gli additivi alimentari sono sostanze aggiunte agli alimenti per renderli più saporiti, più appetibili o semplicemente per conservarli più a lungo. Vengono contrassegnati con un codice preceduto dalla lettera E, seguita poi da un numero che indicherà il gruppo a cui appartiene l’additivo:
-E100 a 199 coloranti
-E200 a 299 conservanti
-E300 a 399 antiossidanti e correttori d’acidità
-E400 a 499 addensanti, stabilizzanti ed emulsionanti
-E500 a 599 regolatori d’acidità e antiagglomenranti
-E600 a 699 esaltatori di sapidità
Non tutti gli additivi fanno male alla nostra salute, alcuni sono del tutto naturali e non devono generare nessun tipo d’allarme, altri invece sarebbero totalmente da evitare, faccio un paio d’esempi:
Il Glutammato monosodico è un esaltatore di sapidità, che troviamo soprattutto nei dadi vegetali e in alcuni salumi, che presenta tra i suoi effetti collaterali l’aumento d’appetito, in quanto promuove lo svuotamento rapido dello stomaco. È uno dei fattori che contribuisce allo sviluppo dell’obesità nei paesi occidentali dove si fa un abuso di prodotti industriali. Teniamo sempre presente che l’industria alimentare aggiunge ad alcuni prodotti esaltatori di sapidità per mascherare una pessima qualità. Io lo considero un po’ un imbroglio per le nostre papille gustative.
I polifosfati sono degli addensanti utilizzati per migliorare la spalmabilità dei formaggi molli o per rendere la carne più morbida come nel caso di carni in scatola e salumi cotti. Hanno la capacità di diminuire l’assorbimento di alcuni minerali tra cui il calcio, predisponendo ad una fragilità ossea. Da evitare l’utilizzo soprattutto nei bambini e negli anziani.
I Nitrati sono dei conservanti utilizzati nelle carne in scatole, in salumi e wustel. Purtroppo una percentuale di nitrati si trasforma in nitriti, che nel nostro organismo reagiscono con le ammine, formando le nitrosamine, delle molecole cancerogene. In più i nitriti hanno anche la capacità di legarsi all’emoglobina riducendo il trasporto d’ossigeno (condizione da evitare in particolar modo nei bambini e negli anziani). Dobbiamo fare un’ulteriore considerazione nel caso dei nitrati, cioè che la quantità di queste sostanze necessarie per la conservazione sarebbe molto minore rispetto a quella realmente utilizzata. Il motivo lo ritroviamo nella capacità dei nitrati di mantenere il colore rosa delle carni, che altrimenti imbrunirebbero.
Il mio consiglio? Cercate sempre di scegliere prodotti freschi e non trattati, ma se proprio dovete almeno buttate un occhio all’etichette!!