Una delle problematiche che mi trovo ad affrontare nel mio lavoro è la malnutrizione associata al sottopeso (eh si perchè si può essere malnutriti anche essendo sovrappeso). Sembrerà strano, ma spesso questo stato risulta più difficile da risolvere rispetto ad una semplice perdita di peso, sia a causa della mancanza di motivazione da parte del paziente a ritornare ad una situazione di normopeso (come accade nell’anoressia), sia a causa di vere e proprie difficoltà nell’ingestione degli alimenti (più frequente in casi oncologici). Come ogni problema se lo si comprende si possono disporre le basi per la risoluzione; quindi, cerchiamo di approfondire un po’ più da vicino questo problema, per far capire meglio le conseguenze di chi perdura in questo stato.
La malnutrizione e il sottopeso causano danni cellulari, fisici e psicologici, qui di seguito ne vedremo alcuni:
-Si ha un abbassamento delle difese immunitari, rendendo così le infezioni recidivanti e più difficili da curare. Aumenta il rischio di sviluppare piaghe da decubito.
-Si ha una diminuzione dell’assorbimento dei nutrienti a livello intestinale, un’alterazione della termoregolazione e una compromissione della funzionalità renale
-Perdita di massa muscolare, riduzione della funzionalità cardiaca e respiratoria e atrofia degli organi viscerali.
-Diminuzione della densità ossea e quindi maggiori probabilità di sviluppare osteoporosi, a causa della carenza di vitamina D e Calcio.
-Anche la salute di unghie e capelli ne risente, infatti per mantenerli in buona salute bisogna evitare carenze di aminoacidi solforati (metionina e cistina) e di alcune vitamine come la B5, B6, niacina, vitamina H e vitamina C.
-Si ha la soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi con riduzione dell’ormone LH, che nelle donne genera un blocco dell’ovulazione e quindi amenorrea.
-Dal punto di vista psicologico la malnutrizione causa apatia, fatica e depressione.
-Infine, ma non meno importante, c’è la malnutrizione infantile che non solo ha gli effetti sopra citati, ma ha come conseguenza anche un blocco della crescita e un rigonfiamento dell’addome dovuto ad un’ipoalbuminemia che genera edema.
Quindi è importante non sottovalutare questo stato patologico potenzialmente pericoloso.
La PCOS è una patologia che si verifica a causa di un’alterazione dei livelli ormonali, in particolar modo dell’aumentata produzione degli androgeni, che causano la sintomatologia legata a questa patologia (irsutismo, disturbi del ciclo, infertilità) e se non trattata può generare seri problemi come diabete, malattie cardiache, obesità e tumori.
Tra le cause della sindrome dell’ovaio policistico ritroviamo l’insulina resistenza, che colpisce vari organi e tessuti, tra i quali l’ovaio e l’utero. È a carico di questi ultimi due organi che avvengono le alterazioni ormonali che causano la PCOS e i problemi nell’impianto embrionale. Risolvere l’insulina resistenza porta spesso alla risoluzione della malattia con conseguente aumento della fertilità, scomparsa dell’irsutismo e diminuzione dei disordini mestruali.
Per la risoluzione dell’insulina resistenza perdere peso e seguire una dieta specifica rimane l’unica soluzione.
L’autunno è la stagione delle vendemmie, dei raccolti e delle foglie che cadono a coprire la terra, andando a creare in questo modo un paesaggio suggestivo e bellissimo. Questa stagione mette a disposizione un prodotto unico, un vero e proprio elisir di bellezza e di lunga vita: Il melograno. Questo frutto ha origini asiatiche e fin dai tempi antichi veniva usato per le sue numerose proprietà, come quelle vermifughe e quelle astringenti.
Eppure il melograno è molto di più e con il tempo si sono scoperte ulteriori proprietà associate alla sua composizione, infatti questo fantastico frutto è estremamente ricco in vitamina C, A, E, alcune vitamine del gruppo B, fosforo e antiossidanti come flavonoidi e tannini, e tutto questo rende il melograno un incredibile alleato con il quale iniziare la stagione autunnale, poiché rinforza il nostro sistema immunitario e previene l’insorgere di raffreddori ed influenze.
Oltre a migliorare il sistema immunitario, il melograno possiede proprietà anticoagulanti che lo rendono molto utile nello svolgere attività protettive verso le malattie cardiovascolari e in più aiuta a ridurre il colesterolo LDL e aumenta quello HDL (da evitare se si assumono farmaci anticoagulanti).
Infine, ma non meno importante, nei semi di melograno è contenuto l’acido punicico (acido polinsaturo) che ha un effetto antitumorale, in particolar modo previene il cancro alla mammella.
Quindi che dire, evviva il melograno e lasciatevi coccolare dai colori ed i sapori autunnali!
L’autunno ha molti profumi e colori, ma oggi per me ha un profumo di castagne e zucca!! Ho preparato una vellutata a base di questi due prodotti che l’autunno ci regala. Ecco qui di seguito qualche notizia per conoscerli più da vicinosu questi due alimenti:
La zucca è un ortaggio con poche calorie (18 kcal/100g) ricco in carotenoidi, fosforo e magnesio. Ha proprietà calmati verso l’apparato intestinale, infatti è usata in caso di colite e stitichezza in quanto riequilibria la flora intestinale e migliora il transito intestinale. Anche se ha un sapore dolce si presta per una dieta a basso indice glicemico indicata per i diabetici. Come nel maiale anche nella zucca non si butta via niente, infatti i semi sono un’ottima fonte di grassi omega 3, proteine, sali minerali e cucurbitina; quest ultima in particolar modo ha proprietà antielmintiche e protettive verso la prostata e in generale verso le vie urinarie (utile in caso di cistite).
Dal loro canto le castagne sono sicuramente più caloriche (165kcal/100g), ma ancora più ricche di proprietà. Hanno un contenuto molto alto di potassio, calcio, fosforo e vitamine B3, quindi sono un vero toccasana in caso di stanchezza e in particolar modo durante i periodi di convalescenza. Sono un alimento glucidico adatto anche per i celiaci, in quanto non contengono glutine, mentre non sono molto indicate in caso di diabete, pur avendo una buona quota di fibre.
Non mi resta che augurarvi buon appetito!!
È ormai ampiamente dimostrato di quanto l’attività fisica faccia bene alla salute; ma un ulteriore prova ci viene dagli studi effettuati sull’irisina, un ormone prodotto dalle cellule muscolari durante l’allenamento.
Essa ha la capacità di trasformare le cellule adipose bianche (deputate all’accumulo di lipidi) in cellule adipose brune (deputate alla produzione di calore), ottenendo così un aumento della termogenesi con conseguente aumento del metabolismo. Inoltre l’irisina ha un effetto protettivo verso la diminuzione della densità ossea e muscolare, quindi potrebbe essere alla base della prevenzione e della cura dell’osteoporosi e della sarcopenia.
Ecco una buona ragione in più per praticare attività sportiva…Buon allenamento!
Alla coque, sode, ad occhio di bue, strapazzate… le uova si possono cucinare davvero in tanti modi diversi, basti pensare alla grande versatilità dell’alimento ed alle innumerevoli ricette che esistono, eppure è molto importate sapere che dal punto di vista nutrizionale, i metodi di cottura, non sono tutti uguali.
Le uova sono considerate uno degli alimenti più nutrienti al mondo e per potere usufruire di tutti i suoi benefici il miglior modo per prepararle è quello alla coque e ad occhio di bue, infatti il segreto sta nel consumare l’albume cotto e il tuorlo crudo.
La ragione di questa scelta la ritroviamo nella presenza di avidina nell’albume, una glicoproteina che lega la biotina (vitamina H) rendendola meno biodisponibile. Quindi cuocendo l’albume si andrà ad evitare di incorrere in una carenza di questa vitamina. D’altro canto il tuorlo è preferibile consumarlo crudo in quanto contiene la lecitina che fa assorbire meno il colesterolo, ma che con la cottura si denatura, perdendo il suo ruolo protettivo.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |