Mangiando riforniamo il nostro corpo di energia. Ma di che energia stiamo parlando? Si tratta di energia chimica generata dall’utilizzo della molecola di ATP. L’ATP può essere però prodotta dal nostro organismo utilizzando 3 vie:
– Sistema anaerobico alattacido
– Sistema anaerobico lattacido
– Sistema aerobico
Cercherò qui di seguito di spiegare con semplici parole le differenze tra questi 3 sistemi e quando vengono utilizzati:
Il sistema anaerobico alattacido avviene in assenza di ossigeno e senza formazione di acido lattico. È caratteristico degli sforzi brevi e molto intensi (scatti, sollevamento pesi…), che hanno una durata di circa 10 secondi e che produce ATP grazie alle riserve muscolari di creatin fosfato.
Il sistema anaerobico lattacido ha come principale fonte di energia il glicogeno muscolare che ossidato genera acido lattico, il quale se supera una certa soglia non riuscirà ad essere smaltito e accumulandosi porterà ad un blocco della contrazione muscolare. Questa via metabolica entra in gioco nell’intervallo di tempo dai 10 ai 180 secondi; si trova quindi alla base di tutti quegli sport che prevedono tanti e differenti allunghi (calcio, tennis, basket….)
Il sistema aerobico prevede l’utilizzo di glicogeno muscolare ed epatico, glucosio ematico, acidi grassi e proteine. È il metabolismo di base del nostro corpo a riposo e in tutti quegli sport di resistenza. Quali tra queste fonti energetiche sarà utilizzata? dipende dall’intensità della gara: un’intensità bassa prediligerà l’utilizzo di acidi grassi, mentre ad intensità maggiori sarà utilizzato prevalentemente glicogeno. Per sapere a che intensità si lavora bisogna calcolare la percentuale dei battiti cardiaci massimali: 60% dei battiti cardiaci massimali indicano un’attività poco intensa; dal 70-85% si passa ad un’intensità maggiore (come calcolare la propria percentuale di battiti cardiaci massimali ne parlerò la prossima volta).
Ricordiamoci che anche nel meccanismo aerobico a basse intensità, occorrono almeno 20 minuti prima di attivare la lipolisi (più un atleta è allenato e più tale tempo sarà ridotto), e che ci sarà sempre il consumo di una parte di proteine che dovrà essere integrata con l’alimentazione.
Possiamo concludere affermando che, in base allo sport che praticate utilizzerete sistemi di produzione di energia diversi e quindi differenti substrati energetici; da qui parte l’esigenza di seguire regimi alimentari specifici alla pratica sportiva svolta e lì dove necessario seguire una corretta integrazione.
Dott.ssa Flavia Esposito