il latte materno rappresenta il miglior alimento esistente per i neonati fino ai 6 mesi di vita, momento in cui il loro sistema immunitario diventa abbastanza maturo. A differenza del latte in formula, la cui composizione è standardizzata, il latte materno cambia la sua composizione durante tutto il periodo dell’allattamento in base ad una serie di fattori. La sua composizione è infatti influenzata in base a fattori genetici ed ambientali (come lo stato di salute della mamma e il suo stile di vita), il sesso del bambino, lo stato infettivo, il mese di allattamento e addirittura il momento della giornata in cui avviene la produzione di latte (es: presenterà più grassi durante la mattina e meno durante la notte).
È chiaro dedurre di come il latte materno sia praticamente insostituibile da un qualsiasi latte di formulazione, che dovrebbe essere usato solo in caso di reale bisogno.
Vediamo ora più da vicino quali sono le caratteristiche che rendono il latte materno un alimento quasi magico:
prima di tutto il latte materno cambia nella sua composizione durante l’avanzare dell’allattamento. Inizialmente il primo latte prodotto si chiamerà colostro, il quale è un latte ricco in proteine, di molecole bioattive (immunoglobuline) e di fattori di crescita, che gli doneranno un ruolo soprattutto immunologico. Si passerà poi ad un latte di transazione il sui contenuto proteico inizia a calare, mentre i grassi e il lattosio andranno ad aumentare. La percentuale dei vari macronutrienti andranno così a variare finchè non si raggiungerà il latte maturo, più ricco in grassi e lattosio e a basso contenuto proteico.
Anche sui macronutrienti che compongono il latte c’è poi tanto dire. Dei lipidi sono particolarmente importante dei grassi a catena corta che saranno fondamentali per la maturazione del tratto gastrointestinale e per il corretto sviluppo del sistema nervoso centrale. In più hanno la capacità di inattivare alcuni patogeni (streptococco). Invece della quota glucidica sono particolarmente importanti degli oligosaccaridi con funzione prebiotica, che preverranno sia la diarrea che le infezioni del tratto respiratorio (di particolare importante in questo periodo). Tra gli oligosaccaridi ci sono anche importanti immunomodulatori che impediscono l’adesione di alcuni patogeni al tratto intestinale. Infine il latte materno contiene anche dell’azoto non proteico che si trova per esempio sotto forma di nucleotidi, il quale sarà indispensabile per lo sviluppo, la maturazione e la riparazione del tratto gastrointestinale e dello sviluppo del microbiota.
Bisogna però tener conto che la composizione del latte materno dipende anche molto dall’alimentazione seguita dalla mamma, e che se la mamma andrà in contro a carenze alimentari, anche il latte materno rispecchierà le stesse carenze.
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